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PUOI IMPARARE A DIMAGRIRE

Perchè ingrasso e che cosa posso fare per dimagrire?

Individuare la causa di questa complessa, antiestetica e pericosola patologia è come cercare un ago in un pagliaio, tanto è lungo l'elenco dei FATTORI che possono far ingrassare le persone:
- il benessere economico.
- l'abbondante offerta di cibo in ogni occasione sociale e quasi in ogni esercizio coomerciale.
- l'azione nefasta dei messaggi pubblicitari che condizionano le scelte ed il modo di pensare di milioni di consumatori, abbassandone il giudizio critico.
- le ore passate seduti comodamente davanti al televisore e più giovani e moderni, davanti al pc, sono sottratte a modalità di tempo libero più salutari come passeggiare o fare sport ricreativi.
- il costo elevato di palestre e piscine per un momento di crisi economica: cibo ingrassante, di carboidrati soprattutto, grassi, che costano poco agli alimenti proteici
- la sedentarietà, vero cancro delle società industrializzate : l'uomo per millenni è stato nomade e fino a 150 anni fa, per procurarsi il cibo doveva vagare per le campagne in cerca di prede o alimenti vegetali percorrendo ogni giorno venticinque, trenta chilometri: oggi l'uomo medio percorre a faitca cinquecento metri!
Una patologia incombe su tutti, i più giovani, la malattia ipocinetica, anche dalle malattie cardiovascolari.
A causa di queste, ogni anno in Italia si contano 240.000 morti, nell'infartuato, se sedentario, il rischio di ricaduta nel decennio successivo è elevato, circa il 77% : se eseguisse un adeguato programma di movimento il suo rischio si ridurrebbe del 40%

Exercise is medicine, dicono gli anglosassoni.

- le occasioni  sociali sono sempre più frequenti nei rapporti interpersonali: aperitivi, cene nei ristoranti o nelle pizzerie, le feste comandate ove il controllo alimentare è un'utopia.
- l'alterata percezione della fame e della sazietà: le persone non sono consapevoli dell'eccesso alimenatre, pensano di mangiare normalmente, condizionate dalla pubblicità che ovviamente propone quantità superiori ai normali fabbisogni delle persone oramai sedentarie croniche.
- l'alterata percezione corporea di molti soggetti che non si rendono conto 8se non superficialmente) dell'incremento del loro volume e peso corporeo : quando se ne accorgono il danno è oramai fatto.
- il comportamento alimentare disturbato: convinzione di risolvere momentaneamente i problemi ansiogeni, depressivi, di solitudine, di rabbia con il cibo, ottenendo un'azione rilassante solo a stomaco fastidiosamente pieno. Tale comportamento tende ad essere perpetuato nel tempo come abitudine o addirìttura come dipendenza: ad ogni variare dell'umore scatta il pensiero del cibo come distrattore dalle problematiche della vita.
Dissento energicamente:

i soggetti che oggi hanno 55-65 anni avrebbero ereditato un ipotetico gene dell'obesità dai loro genitori vissuti durante l'ultim guerra mondiale ove il cibo era ovviamente razionato con scarso apporto di grassi o zuccheri? Mi sembra quanto mai improbabile: il benessere e la ricchezza di cibo calorico già citato sono iniziati intorno ai primi anni settanta. Senza la presenza massiccia di cibo ingrassante non sarebbe comparsa l'obesità in così tante persone, gli individui sovrappeso sono state accusate di mancare di forza di volontà ...
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